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FOTOCERAMICA.SHOP Coriano (RN) - Coriano (RN) - Emilia-Romagna
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La bottega

Il perché abbiamo iniziato questa "avventura" trova la sua risposta nel fascino che ha sempre esercitato su di noi il prodotto che impieghiamo per tutti i nostri lavori: la ceramica.

Utilizzata da secoli, la ceramica (dal greco antico 'kéramos', che significa "argilla", "terra da vasaio") è un materiale inorganico, non metallico, molto duttile allo stato naturale, rigido dopo la fase di cottura. Sotto forma di terra impastata con acqua e poi essiccata è vecchia quanto il mondo.

Unendo la bellezza di questo materiale alle più moderne tecnologie si possono ottenere prodotti fantastici, il cui limite è dettato solo dalla fantasia di chi li vuole e di chi li realizza.

Qualche esempio? Eccoli:

  • Mosaici
  • Bomboniere
  • Piastrelle personalizzate bagno e cucina
  • Insegne commerciali e logo aziendali
  • Personalizzazione ceramiche per bar, alberghi, ristoranti
  • Tazze, piatti, mug, vasi e portavasi
  • Targhe e numeri civici
  • Orologi da parete e da tavolo
  • Accessori bagno e cucina
  • Ciondoli, portachiavi, calamite, gadget
  • Arte funeraria
  • Arte sacra

Ma vediamo assieme se, illustrandoti con l’aiuto di Wikipedia quello di cui trattiamo, riusciamo a farti “innamorare” un po’ di questo magnifico materiale.

Tipi di ceramiche

La ceramica è una lavorazione antica e molto diffusa in aree anche molto distanti tra loro. Esistono quattro tipi di ceramiche principali: sono la terracotta o coccio e le terraglie (ceramiche a pasta porosa), il gres e la porcellana (ceramiche a pasta compatta).

Le Terrecotte

Sono ceramiche che, dopo il processo di cottura, presentano una colorazione che varia dal giallo al rosso mattone, grazie alla presenza di sali o ossidi di ferro. La cottura si effettua a 980- 990 °C. La presenza di ossido di ferro, oltre a dare il colore tipico, migliora anche la resistenza meccanica della ceramica cotta, contribuendo alla vetrificazione e quindi riducendo la porosità del manufatto.
Grazie alla sua stabilità, alla resistenza all'invecchiamento, e alla leggerezza che deve alla sua porosità, la terracotta è il più diffuso materiale da costruzione, chiamato con il nome di laterizio. La terracotta si distingue generalmente dal laterizio per una più accurata depurazione delle argille.
Sono utilizzate sia senza rivestimento superficiale che con rivestimento. Le prime come ceramica strutturale e ornamentale: laterizi, vasi, brocche, ecc. Le seconde anche come vasellame da cucina: tazze, piatti.

L’Argilla

La temperatura di cottura dell'argilla è in funzione del tenore di Allumina in essa contenuta. L'argilla è naturalmente molto malleabile, in quanto la presenza di acqua nella sua struttura ne migliora le caratteristiche plastiche ed è quindi molto facile da lavorare anche con le mani. Quando è asciutta, ma non ha ancora subìto il processo di cottura, diventa rigida e fragile. Se sottoposta ad un intenso riscaldamento, diventa permanentemente solida.

Il Gres

Il gres è utilizzato soprattutto per produrre mattonelle per i bagni e le cucine. Si ottiene per mescolanze argillose naturali che producono ceramiche dette, appunto, gresificate. È necessaria una temperatura tra 1200 °C a 1350 °C. I colori variano a seconda dei composti ferrosi presenti. Possono venire smaltate: come per tutte le altre ceramiche, dopo la cottura vengono colorate allo stesso livello dell'impasto.

La Porcellana

È considerata il più "alto" livello di produzione ceramica per gli orientali. Principale componente ne è una particolare argilla bianca: il caolino idrosilicato di alluminio. È stata inventata in Cina attorno all'VIII secolo ed è realizzata appunto con caolino, silice (o sabbia quarzosa) e feldspato.
Il caolino conferisce, ma non sempre, le proprietà plastiche e il colore bianco della porcellana; il quarzo è il componente inerte e svolge la funzione di sgrassante (inoltre consente la vetrificazione); infine il feldspato che viene definito fondente, perché, fondendo a temperature più basse del caolino, abbassa notevolmente la cottura dell'impasto ceramico (1280 °C). Esistono tipi anche molto diversi di porcellana, tipici delle diverse tradizioni di produzione.

La Maiolica

E’ un tipo di vasellame caratterizzato da un corpo ceramico poroso rivestito, prevalentemente per immersione, di uno smalto stannifero (o tutt'al più piombico). Il nome deriva da quello dell'isola di Maiorca, uno dei centri più attivi in tale smercio nel medioevo. All'estero invece è nota spesso come "faïence", dalla città di Faenza, che per secoli ne fu tra i maggiori produttori europei.
In senso stretto e specialistico la "maiolica" è solo quella ceramica a smalto stannifero. In senso lato invece, anche sui dizionari, viene considerata maiolica tutta la terracotta smaltata, ossia qualsiasi oggetto in biscotto rivestito di smalto bianco, decorato e ricotto con o senza velature di cristallina.

La differenza tra ceramica e maiolica

La parola ceramica è un termine generico, viene spesso erroneamente utilizzato per disegnare, oltre a porcellana, gres, maiolica e terraglia, anche la maiolica. La maiolica invece può definirsi tale, solo se è fatta e dipinta a mano.
Ci si fanno piccoli e grandi oggetti ornamentali e di uso domestico. Dalle lampade, vasi, portaombrelli, piatti, brocche, mattonelle.
Ci sono tre passaggi fondamentali che identificano questo metodo decorativo. L'oggetto biscotto (cioè già cotto una prima volta) viene:
- smaltato
- decorato soprasmalto
- spruzzato di un sottile strato di cristallina-vetrina trasparente (fase caratterizzante) portato alla seconda cottura di circa 930 gradi detta "bello"

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